Pubblichiamo il post di Daniele Lazzoni, partecipante alla sesta edizione del Master.

Il mondo dell’advertising da sempre guarda con interesse alle nuove correnti artistiche“. Tutte le volte che sento questa frase o che la trovo in testa a un post, faccio un bel respiro profondo e penso al noiosissimo pippone che mi dovrò sorbire: Manet, Lautrec, Balla, Sironi, Fontana, Warhol…mi verrebbe da tagliar corto e dire “Lo so, sono io Banksy”.

Non è andata così qualche giorno fa, forse perché fuori faceva freddo e non c’era un posto dove andare, ma questa volta l’ascolto si è rivelato molto interessante e piacevole. Mi è stato mostrato The wilderness downtown, il progetto sviluppato dall’artista statunitense Chriss Milk, in collaborazione con la band Arcade Fire e “some friends from Google”.

Proprio quest’ultima dicitura (tutt’ora appare nella homepage di thewildernessdowntown.com) deve aver tratto in inganno i molti che, al lancio del sito, avevano messo in dubbio che si trattasse di un vero e proprio Ad — in ballo c’era l’eleggibilità ai Cyber lions 2011 del Festival internazionale della comunicazione creativa di Cannes e forse anche un astuto tentativo di rendere lo spot più subdolo.E poi, si diceva, Ad di cosa? Google Chrome, Html 5, o dell’album degli Arcade?

In effetti, lo è di tutte e tre le cose insieme. Nei 5 minuti in cui si scende nella desolata downtown, HTML 5 mostra le nuove possibilità offerte dalla sua grammatica, il brano We used to wait fa da tappeto sonoro alla performance e Chrome mette a disposizione luci e palco. Ma c’è dell’altro. A ben vedere, The wilderness downtown è soprattutto un fantastico spot delle possibilità offerte dai new media.

L’utilizzo della geo-localizzazione e dell’interattività apre orizzonti narrativi finora impensabili: nel tempo di una campagna pubblicitaria, l’identità del brand potrebbe debordare dal canale comunicativo, sversarsi nel nostro vivere quotidiano, saldarsi senza soluzione di continuità col nostro passato (“write a postcard or advice to the younger you that lived there than”). Immaginate che incredibile opportunità per un nuovo brand. Questa è solo una suggestione, ma tante suggestioni, in un brainstorming, fanno un’idea.

Per la cronaca, non solo ha partecipato a Cannes, ma Google ha vinto il Grand Prix nella categoria Best Microsite/Website.

In effetti non vi ho detto poi molto, ma mica vi volevo rovinare l’esperienza. Ah, non avete ancora Chrome? Forse…

Daniele Lazzoni

The wilderness downtown