Giorni fa ci ha scritto Camilla Meloni, iscritta alla scorsa edizione del Master. Ci ha ringraziato (pure lei? Ma non è che ci stiamo montando la testa :)) e ci ha raccontato un bel progetto di impresa, il suo. 

È passato ormai un anno da quando ho concluso il mio percorso all’interno del master ed eccomi qui a raccontarvi un mio nuovo progetto.

Insieme a dei colleghi, infatti, abbiamo deciso di rompere ogni indugio e imbarcarci nell’avventura di aprire un coworking a Grosseto. Si tratta di una realtà territoriale particolare, dove, per i giovani, non è facile avviare attività di impresa ma, forse, servono proprio degli apri pista. Quindi eccoci qua! Grazie a persone lungimiranti abbiamo trovato uno spazio adatto che ci permetterà di proporre alla provincia di Grosseto quello che noi stiamo già vivendo e sperimentando da qualche mese.

Meloni coworking

Finito il master ho preso la decisione di restare in Italia e provare a realizzare qualcosa qui, partendo dalla semplice condivisione di un piccolo ufficio: una scrivania, quattro sedie, una connessione wi-fi e una stampante.

L’idea di attivare un coworking a Grosseto nasce appunto da un’idea di lavoro diversa. Chi lavora come libero professionista non deve lavorare a casa con il terrore che, se divide la scrivania con un altro suo pari, potrebbe rischiare che gli venga sottratto un cliente o un’idea. Anzi, oggi, la condivisione è un’occasione, rappresenta la possibilità di creare rete, aumentare i contatti e le opportunità professionali.

Ho deciso di raccontarvi il mio progetto perché, se sono arrivata fino a questo punto, il merito è anche dei professionisti che ho incontrato durante l’anno del master, che mi hanno dato gli spunti e le dritte giuste per arrivare a tentare di realizzare qualcosa in cui credo.

Ne approfitto anche perché mi sembrava opportuno parlare proprio qui del mio progetto, che, tra l’altro, in questo momento, è in una fase cruciale, la ricerca di fondi per completare l’allestimento e dare il via alla fase operativa. Per fare ciò abbiamo deciso di credere fino in fondo alla validità dell’idea e quindi di non rivolgerci ad un grande finanziatore, ma di provare a trovare tanti piccoli finanziatori. Crowdfunding dunque, mossa azzardata forse, visto che al momento in Italia il crowdfunding non si è ancora affermato come metodo di finanziamento, ma è una mossa che ci permetterà di dare vita ad un progetto realmente nostro ma, in qualche modo, anche di tutti coloro che ci crederanno e vorranno contribuire.

La piattaforma che abbiamo scelto è eppela.com e la campagna è partita da pochi giorni.

Al momento non so quali saranno i risultati, ma sono fiduciosa, perché credo in questo progetto e so che, a prescindere da come andrà questa piccola avventura su eppela, il coworking in qualche modo aprirà. Spero anzi di raccontarvi l’anno prossimo com’è andata questa avventura!

Nel frattempo date un occhio al progetto e al video di presentazione che ci siamo divertiti a girare.