Pubblichiamo il post di Giovanni Forte, partecipante alla IX edizione del Master che ci propone un’analisi dei cambiamenti in atto della comunicazione per/de la salute.

Quale contributo può avere la comunicazione all’interno della promozione della salute, ovvero quel processo attraverso il quale le persone sono messe nelle condizioni di aumentare il loro controllo verso la salute e quindi di migliorarla?

La comunicazione per la salute nel tempo si è arricchita di mezzi, attori, strategie. Non più soltanto prevenzione di malattie, ma educazione, sensibilizzazione, conoscenza, visibilità.

Il termine comunicazione sta a significare “mettere in comune”, “rendere comune”. La comunicazione per la salute è il punto d’incontro tra comunicazione e salute. A volte, però, tale comunicazione può essere difficile da attuare, in modo particolare quando l’argomento trattato risulta essere complesso e distante dal “ricevente”.

In questo post parleremo di una patologia di cui si discute ancora poco: l’ipoacusia (ovvero l’abbassamento della percezione uditiva) e di alcune campagne di prevenzione attuate da tre importanti catene di centri acustici: Amplifon, Audionova e Maico.

L’abbassamento dell’udito è visto ancora come un fattore di cui vergognarsi e nel nostro Paese la percentuale delle persone che si rivolgono ad un centro audioprotesico per trovare una soluzione è la più bassa in Europa; le grandi catene di centri acustici stanno, quindi, impegnandosi sempre più per proporre iniziative coinvolgenti e creative, proprio per cercare di sensibilizzare la popolazione su questi temi.

Amplifon ha ideato per i suoi 65 anni di attività una campagna emozionale , dallo slogan “Basta Provarci”, con lo scopo di sensibilizzare al controllo dell’udito. Amplifon, con questa nuova campagna di marketing, ha voluto ridefinire il consumatore tipo e rinnovare il focus sul benessere personale, attuando un’operazione mediatica che punta ad aumentare l’identificazione e l’empatia con il brand e amplificare l’efficacia del messaggio sui diversi target. Il video, grazie ad uno storytelling ben ideato, riesce in maniera eminente a far passare un messaggio forte di sensibilizzazione. Viene mostrato un focus group (sull’uso degli occhiali da vista) costituito da nonni contrari all’idea di mettere gli apparecchi acustici. A questi viene chiesto cosa avrebbero detto ai loro nipotini per convincerli ad indossare gli occhiali. Le frasi più utilizzate sono state: “puoi provare”, “provaci”, “è normale”. I nipotini, che stavano ascoltando da dietro un vetro, sono stati fatti entrare ed hanno cercato di convincere i nonni a mettere gli apparecchi acustici con le stesse parole usate da questi ultimi poco prima. Inoltre, sul sito è stato inserito un form con il quale inviare un messaggio al proprio nonno/a, per invitarlo a vedere il video ed invogliarlo a fare il test dell’udito. Sempre sul sito è, infine, possibile condividere la propria storia o leggere le testimonianze di coloro che hanno cercato di migliorare la propria vita grazie all’apparecchio acustico.

amplifon

Audionova , durante tutto il mese di marzo 2015, ha donato un euro alla Lega del Filo d’Oro per ogni controllo dell’udito effettuato, per incentivare da un lato la prevenzione dall’altro ha dato un supporto effettivo all’associazione benefica dedita alla cura, alla riabilitazione e al reinserimento di bambini e adulti sordociechi. Ha, inoltre, lanciato una campagna di sensibilizzazione per l’ipoacusia, il Social Silent Day: è stato richiesto ad alcuni giornalisti di indossare dei tappi per le orecchie durante le loro attività quotidiane, tappi che hanno causato una perdita uditiva di circa il 30 %. Ciò ha fatto sì che i giornalisti coinvolti potessero comprendere le difficoltà di interazione che i soggetti ipoacusici possono incontrare nei vari contesti sociali. La finalità principale del Social Silent Day è stata quella di coinvolgere il pubblico social; infatti, per partecipare attivamente all’iniziativa bastava postare sui social network la propria foto con dei tappi per le orecchie e l’hashtag #socialsilentday.

Maico ha organizzato, nelle diverse piazze italiane, una campagna di prevenzione (“Nonno Ascoltami!”) contro la sordità nella giornata della Festa dei Nonni. Medici specialisti, audioprotesisti, audiometrisi, logopedisti, hanno accolto i nonni e collaborato tutti assieme per la tutela della salute. Iniziativa questa molo importante che è servita a portare gli “ospedali nelle piazze” italiane. Maico Italia, come altre catene di centri acustici, è arrivata anche sui social network, per essere sempre più vicina agli utenti di ogni fascia di età. Dopo aver aperto pagina facebook e account twitter, Maico ha aperto il suo account ufficiale anche su Periscope, applicazione che permette di realizzare direttamente dallo smartphone streaming video, consentendo agli utenti di diventare testimoni di eventi “live”. Grazie a Periscope, Maico Italia ha rilasciato il suo slogan “Ehi, ci sentite”, trasmettendo in diretta, grazie ad una fotocamera, il dietro le quinte del set per le registrazioni dei nuovi video tutorial focalizzati sulla cura dell’udito e degli apparecchi acustici.

Ciò ha permesso a tutti di seguire da vicino la nascita di idee, proposte e nuove campagne marketing.

Maico

Queste sono soltanto alcune delle iniziative intraprese dalle aziende sopra citate; aziende che hanno capito come una buona comunicazione possa facilitare il raggiungimento degli obiettivi, e che si stanno impegnando per cercare di abbattere il muro di silenzio che circonda le problematiche uditive.

La comunicazione per la salute è divenuta fondamentale per coinvolgere positivamente gli individui nelle decisioni che riguardano la gestione del proprio stato di salute.

Si evince, inoltre, come anche la realtà della comunicazione in sanità preveda sempre più l’utilizzo di nuovi canali di comunicazione on line. In una dimensione 2.0 i social media utilizzano narrazioni che si muovono in parallelo a temi di pubblico interesse e con le piattaforme che mettono a disposizione offrono una multi possibilità di comunicazione.

Adattarsi ai cambiamenti diventa essenziale, ma esistono dei criteri di qualità ed eccellenza per comunicare la salute? Il fatto che il web stia assumendo un peso così importante anche in questo settore può avere dei rischi?