Pubblichiamo il post di Lisa Ballini partecipante alla sesta edizione del Master.

Sfogliando i manuali di semiotica degli spot, appare evidente che l’analisi pubblicitaria e cinematografica presentano numerose analogie.
Non deve stupire troppo che due settori apparentemente così diversi siano animati dagli stessi principi linguistici e narrativi; dopotutto si fondano entrambi sulla creatività umana.
Secondo quanto afferma McLuhan in La sposa meccanica: «La pubblicità è la più grande forma d’arte del XX secolo». Se il cinema è universalmente riconosciuto come la settima arte, perché allora non definire la pubblicità come l’ottava?

Sono innumerevoli le manifestazioni di connubio tra queste due forme artistiche. Ad esempio, quando Olympus ricorre in uno spot ad un inquietante bambino dagli occhi rossi, prende implicitamente in prestito il linguaggio tipico del genere cinematografico horror.
Grazie a raffinati effetti speciali, Volkswagen è riuscita addirittura a far ballare la breakdance a Gene Kelly, la star di Cantando sotto la pioggia.

Alla luce del sodalizio tra cinema e advertisement, molti registi di fama mondiale si sono cimentati nella realizzazione di sofisticate pubblicità:
– Nel 2002, Spike Jonze (regista di Essere John Malkovich e Il ladro di orchidee) ha diretto per IKEA lo spot Lamp, vincitore di molti premi tra cui il Grand Prix di Cannes. Lo stesso Spike Jonze è anche l’autore di Hello Tomorrow per Adidas e Crazy Legs per Levi’s.


– Anche il maestro del cinema David Lynch ha dato il proprio contributo al versante pubblicitario con lo spot Nissan Do You Speak Micra?, analizzato in dettaglio all’interno del saggio di Cinzia Bianchi Spot.
– Tra le iniziative italiane più rilevanti si può citare perFiducia. La prima edizione, del 2009, prevedeva una raccolta di tre cortometraggi realizzati, per il Gruppo Intesa Sanpaolo, da registi d’eccezione: Ermanno Olmi, Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino.

Per chi fosse interessato, segnalo l’esistenza di AD Persuasion, uno stimolante documentario a episodi, il cui scopo è l’analisi di alcuni significativi spot pubblicitari. Questo programma è stato trasmesso qualche mese fa su Rai 5, ma non è da escludere che in futuro ritorni in palinsesto.